Gianni

11 novembre 2023

Spettacolo teatrale site-specific di Caroline Baglioni e il regista Michelangelo Bellani

Ispirato alla voce di Gianni Pampanini
con
Caroline Baglioni
regia
Michelangelo Bellani

Tre audiocassette, incise a metà degli anni ’80 e ritrovate vent’anni dopo, diventano il materiale di un’opera teatrale, GIANNI, firmato da Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, trascrizione fedele di un testamento sonoro lasciato da Gianni Pampanini, zio di Caroline. Questi nastri, nei quali Gianni, un uomo con problemi maniaco depressivi scomparso nel 2001, descrive sé stesso, le sue inquietudini, i suoi desideri e il rapporto intimo e sofferto con la società, a distanza di anni divengono la ‘voce’ di un’opera teatrale che continua a viaggiare in tutta Italia, coinvolgendo la sensibilità di chi le ascolta.

«Ci siamo a lungo interrogati sul perché Gianni avesse inciso quei nastri. Per lasciare un segno del suo passaggio? Per riascoltarsi e scoprire che c’era nell’abisso? Per superare la paura di vivere? La sua voce è un flusso di coscienza, ironico, intelligente, drammatico, commovente che si muove a picchi infiniti fra voglia di vivere e desiderio di finire con uguale forza e disperazione. Ma la vera potenza del suo linguaggio sta in come ci conduce inevitabilmente dentro ciascuna delle nostre esistenze per renderci conto, in fin dei conti, che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo sentiti “Gianni”.»

Compagnia di spicco della ricerca teatrale italiana, l’attrice Caroline Baglioni e il regista Michelangelo Bellani tornano al Lazzaretto mettendo in scena una versione site-specific di ‘Gianni’, spettacolo vincitore del Premio Scenario per Ustica 2015, Premio In-Box Blu 2016, Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2017.
Un lavoro di recupero dei cocci di un’esistenza, molto più simile alla nostra di quanto non si pensi. Nell’edizione del Festival della Peste dedicata al tema Ragione e Sentimento, uno sprofondare nell’umano, tra legami di sangue, fragilità, dubbio, paura e memoria.

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Questo articolo è stato scritto da Federico