Etimologia del termine perfetto
Settembre 2, 2024 10:59 am Lascia il tuo commentoSettembre 2024
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Io sono una che in metropolitana se il vicino mi sbircia nel giornale comincio a irritarmi e piego l’angolo della pagina per impedirgli di leggere. E spesso la metropolitana non la prendo proprio, così evito di affrontare il problema del giornale, i problemi di manspreading, sì gli uomini con le gambe larghe, e il mio problema coi confini.
Se penso a quanto vuoto abbiamo tollerato noi cresciuti senza cellulari, senza mail, senza internet, senza Netflix, insomma noi immigrati digitali. I pomeriggi, sì i lunghissimi pomeriggi estivi tanto per cominciare, a guardare la polvere che brillava nella luce che entrava dalla finestra, che ora mi sembra la roba più romantica del mondo ma che allora mi sarei sparata...
cara Alda Merini mi è venuta voglia di scriverti da quando ti ho vista dal Costanzo ma non vorrei che ti arrabbiassi perché hai detto che quando la gente ti ferma e ti dice ti ho vista dal Costanzo tu ti arrabbi perché la gente dovrebbe fermarti e dirti ho letto le tue poesie e non ti ho vista dal Costanzo ma io le tue poesie non so dove trovarle perché nel mio paese non c’è nessuna libreria e allora le ho scritte a mano quello che sono riuscita mentre le leggevi dal Costanzo su un quaderno e la sera le rileggo anche se certe volte faccio fatica a capire la mia scrittura che scrivo da cani sai
Hachikō era un cane di razza Akita, diventato famoso per la grande fedeltà nei confronti del suo padrone, il professor Hidesaburō Ueno, agronomo giapponese. Dopo la morte improvvisa di Ueno, il cane si era recato ogni giorno, per quasi dieci anni, ad attenderlo, invano, alla stazione di Shibuya, dove l'uomo prendeva abitualmente il treno per andare al lavoro.
Non riesco più a trovare quell’intervista in cui David Foster Wallace raccontava della tv via cavo che aveva fatto installare a casa sua, dell’ansia che gli procurava pensare di fermarsi su un canale sapendo che questo gli precludeva la possibilità di verificare cosa ci fosse su tutti gli altri canali. Dopo una serata passata col telecomando in mano a schizzare istericamente da un punto all’altro dell’etere, aveva deciso che basta, non faceva per lui. O forse faceva troppo per lui.
Quando mi chiedono qual è la cosa più assurda che ho fatto per amore dico senza esitazione, che per una che detesta fare classifiche è un’interessante eccezione, il viaggio in India di sei anni fa!
Marzo 2020