Un senso di alveare

25 maggio 2025 / ore 11:00
Dalle ore 11 alle 16
Ritrovare il piacere di respirare, riscoprire il respiro come dimensione specifica di un piacere che diventa cura: lo yoga evidenzia un legame diretto tra respiro e soffio vitale, e con la nostra disposizione d’animo.
Si comincia concedendo spazio al respiro spontaneo, predisponendo una disponibilità radicale – fin sulla pelle – ai suoi ritmi e movimenti. Apprendere il lasciarsi abitare dal respiro, essere presenti senza agirlo, tornare sensibili alla logica risanante del vitale.
Lo yoga coltiva questo abbandono, affinché la propria voce possa sorgere neonata (perciò potente) da un respiro vivificato.
Nella ricerca sul binomio Potere-Piacere, esploriamo la voce come eco percettiva che risuona profonda nel corpo, e per altri corpi: mantra è un canto delle cellule.
Una giornata di pratiche corporee progressivamente focalizzate sul respiro, sull’ascolto e sull’accesso ai mantra.
Attraverso una creazione collettiva, individueremo una sequenza di pratica, adatta a tutti/e, atta a produrre un senso di comunità attraverso il respiro e la voce.
Francesca Proia, danzatrice, coreografa e insegnate di yoga, collabora a lungo con il danzatore butoh Masaki Iwana e con il regista Romeo Castellucci. A partire dal 2003 elabora una serie di assoli danzati, con la collaborazione di Danilo Conti, attore, regista e autore. Assumendo di volta in volta concetti specifici e marginali della filosofia yoga, focalizza il suo lavoro sulla natura del corpo sottile in rapporto a oggetti, spazio e percezione.
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Questo articolo è stato scritto da Federico