
Luglio m’ha fatto una promessa l’amore porterà
Mentre sul web e sui giornali da mesi impazzano le immagini del gazebo di plexiglass che sulle spiagge dovrebbe garantire il giusto distanziamento sociale e evitare il droplet dei vicini di ombrellone, luglio è alle porte, i bambini scalpitano, il mare chiama, bisogna prenotare le vacanze: andare in spiaggia è un diritto civile universale, nemmeno le mascherine e il plexiglass possono smorzare l’ardore di una tale spettanza.
Per secoli gli uomini si sono tenuti lontani dalle spiagge perché considerate nocive alla salute e scenario di ogni tipo di insidie, come racconta in uno splendido libro, L’invenzione del mare, lo storico Alain Corbin. In mare si andava a fare i pirati, a commerciare o tutt’al più a fare la guerra.
Ma tra la fine del Settecento e l’inizio del Ottocento qualcosa comincia a cambiare: nasce in Inghilterra la cosiddetta industria del turismo balneare. Le classi più ricche, preoccupate dall’inquinamento che aveva colpito all’improvviso le città, erano in cerca di luoghi dove rilassarsi e curarsi. L’avamposto fu Brighton, che divenne poi il modello del resort marittimo per tutto il mondo, insieme a Scarborough e Margate. La moda in breve tempo oltrepassò la Manica, arrivò in Francia e in Italia.
Grazie anche ad alcuni nuovi studi medici il bagno nelle acque fredde e salate del mare venne ritenuto curativo, molti dottori dell’epoca credevano che farsi il bagno nel mare freddo potesse portare benefici per patologie come la malinconia, un presunto eccesso di bile nera che rendeva le persone introverse, depresse, circospette e lunatiche. Nel 1783, il principe del Galles – che sarebbe poi diventato re Giorgio IV – visitò Brighton dopo che gli venne detto che fare dei bagni in mare avrebbe migliorato la sua gotta.
In spiaggia si poteva trovare aria pulita, la scoperta dell’ossigeno da parte di Antoine Lavoisier nel 1778 portò alla grande diffusione di teorie popolari sui benefici per la salute dell’aria di mare, e si poteva praticare esercizio fisico. In più, le spiagge, grazie anche alla nuova moda dei pittori romantici avevano perso quell’aura di minaccia e desolazione che le aveva contraddistinte nei secoli. La nascita del soggetto pittorico del paesaggio marino incoraggiava, suggeriva, un capovolgimento di percezioni di questo luogo franco tra terra e mare: sostituiva alla precedente immagine cruda, paurosa e repulsiva, un’immagine dolce, accomodante e accessibile. La spiaggia romantica combinava i salubri effetti curativi del bagno di mare, dell’immersione nelle acque fredde, salate e mosse, con l’immaginario romantico, languido e patetico, primitivo ed eroico.
Nel 1948 la Costituzione della Repubblica Italiana sancisce con l’articolo 36 il concetto di vacanza obbligatoria: “Il lavoratore ha diritto a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”; nell’ottobre del 1964 l’Autostrada del Sole viene inaugurata da Aldo Moro.
Gli anni Sessanta in Italia sono gli anni degli esodi a inizio Agosto, della fila interminabile di Cinquecento al casello, dei tormentoni estivi, delle tintarelle di luna, degli amori fugaci sulle spiagge, quegli amori che ogni anno sarebbero tornati, dell’ebrezza data dal boom economico; gli anni del presente felice.
Nel 1968 Riccardo del Turco vince Un disco per l’estate con il suo più grande successo, Luglio: il 45 giri che la contiene rimane in classifica tra i primi dieci per quindici settimane aggiudicandosi anche la Gondola d’oro alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia.
Il Ministero delle vacanze estive ha promulgato un decreto in data 29 giugno in cui si legge che: non si potrà più chiedere a Luglio per quest’anno di non cambiare, non si potrà più chiedere a Luglio di mantenere la promessa di portare un nuovo amore, non ci si potrà più aspettare che l’amore dell’anno prima torni, anche se è Luglio da tre giorni, ma soprattutto non si potrà pretendere in alcun modo che Luglio ci porterà fortuna. Il decreto prevede inoltre che quest’anno Luglio verrà chiamato Luglio new normal e pertanto il Ministero non risponderà nei confronti dei soggetti lesi dall’aspettativa di un Luglio old normal.
Linda Ronzoni
Direttrice Creativa Il Lazzaretto
Bibliografia
Alain Corbin, L’invenzione del mare. L’occidente e il fascino della spiaggia (1750-1840) [Marsilio, 1990]
Francesco Gallucci, Paolo Poponessi, Il marketing dei luoghi e delle emozioni[Egea, 2008]
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image © Marina Vernicos (Beach Candies)
Categoria: L'editoriale
Questo articolo è stato scritto da Federico Basile